#setufossi

Premetto che in questa sorta di piacevolissima intervista in cui mi ha coinvolto Eleonora, che ringrazio caldamente, ho dovuto ridimensionare le mie risposte perché non adoro un solo tipo di paesaggio o una città in particolare, né tantomeno mi identifico in un solo libro, un solo film o una sola canzone. Ma ho voluto, anche un pò mettendomi alla prova, rispondere proprio dando una sola risposta tranne al #setufossi un viaggio, lì non ci sono proprio riuscita! Impossibile! Ecco quindi, di seguito, le mie risposte:

1- Se tu fossi un viaggio?
Sarei un viaggio alla ricerca della bellezza prepotente e delle curiosità, ma sarei anche un viaggio esplorante la storia, il vissuto delle tradizioni; sarei un viaggio che ricerca l’armonia delle suggestioni, il particolare, la grazia. Sarei un viaggio non turistico ma il più possibile indigeno mescolandomi ai sapori, odori ed usanze di chi mi accoglie. Viaggiare è concretizzare la lettura di un libro, fissare coi tuoi occhi l’arte solo studiata o spiegata, è l’emozione di capire che ci sarà sempre un di più che attende solo di essere raggiunto e ricordato.

2- Se tu fossi un libro?
I sensi guidano il mio vivere per cui leggere “Il profumo” di Patrick Suskind é stata una meravigliosa conferma, d’altronde: […] gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore, davanti alla bellezza, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi al profumo. Poiché il profumo era fratello del respiro. Con esso penetrava negli uomini, a esso non potevano resistere, se volevano vivere. […] Colui che dominava gli odori, dominava i cuori degli uomini.

3- Se tu fossi una canzone?
“Ovunque proteggi” d Vinicio Capossela.

4- Se tu fossi un film?
Amando il cinema è difficilissimo citare un solo Film per cui indico il primo a cui penso ed è Le ore [The Hours] di Stephen Daldry e, grandioso é anche il libro omonimo di Michael Cunningham.

5 – Se tu fossi una stagione?
Primavera con la sua natura sbocciante d profumi e colori.

6- Se tu fossi una città?
La solarità di Barcellona o la perdizione dell’India.

7- Se tu fossi un mezzo di trasposto?
Indiscusso aereo.

8 – Se tu fossi un piatto tipico?
Couscus rigorosamente di pesce.

9 – Se tu fossi un paesaggio?
Lunare e cavernoso. Devo assolutamente perdermi nella primordiale Islanda: nelle sue caverne di ghiaccio e nella preziosità delle sue spiagge nere; nella Valle della Luna in Cile; nella regione della Cappadocia in Turchia; nei laghi vulcanici di Lanzarote; nella spettacolare valle di Nubra in India, seppur sia ostica da raggiungere per l’elevata altezza!; nel deserto di Sechura in Perù; nel Lago salato Abbé al confine tra Etiopia e Gibuti; nel maestoso Parco Nazionale del Grand Canyon e nella spettacolare Death Valley! Mete basilari per poi continuare la mia inesauribile esplorazione.

10 – Se tu fossi un monumento?
Sarei il Monumento Archeologico delle rovine dell’antica città inca di Machu Picchu. La perfezione ingegneristica è paurosa e a tutt’oggi è un sito che non si è interamente mostrato nelle sue origini e nella sua finalità: un mistero che forse resterà tale e che da uno schiaffo alle pretese dell’avanguardia odierna!

11 – Se tu fossi una lingua straniera?
La versatilità dell’ Inglese e preservare la memoria storica degli eccezionali dialetti.

12 – Se tu fossi uno strumento musicale?
La poesia del suono di un pianoforte.

13 – Se tu fossi un colore?
Piombo

14 – Se tu fossi un quadro?
Un quadro di Frida Kahlo o tutti quelli di Pollock.

15 – Se tu fossi una citazione sul viaggio?
Si dice sia un proverbio cinese: ‘Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita.’
Si ha maggiore consapevolezza dei propri limiti e debolezze e in casi limite, affiorano coraggio, astuzia e senso pratico, oppure no, oppure altro. Il concreto cambiamento che avviene in te stesso lo percepisci come arricchimento e parti di te, prima in ombra, ti si mostrano e il viaggio diventa una scoperta delle tue, di dimensioni. E…sto bene.